La sicurezza delle abitazioni e dei luoghi di lavoro è un’esigenza sempre più avvertita in un mondo di rapidi e vorticosi mutamenti.
Gli impianti antifurto rappresentano una soluzione efficace per proteggere cose e persone, a patto che siano progettati, realizzati, installati e manutenuti nel rispetto degli standard di legge.
Per scegliere un sistema d’allarme efficace, ovvero conforme ai requisiti minimi di qualità e funzionalità, è fondamentale conoscere le normative e le certificazioni previste a livello italiano ed europeo.
Diamogli uno sguardo insieme!
La normativa europea: EN 50131
La normativa europea gioca un ruolo fondamentale nella regolamentazione degli impianti antifurto.
La serie di norme EN 50131, adottata anche in Italia, stabilisce i requisiti tecnici e funzionali che i sistemi di sicurezza elettronica devono rispettare.
In particolare, i riferimenti sono:
- EN 50131-1: requisiti generali per i sistemi di allarme antintrusione e di allarme rapina;
- EN 50131-3: requisiti per i dispositivi di controllo e di segnalazione;
- EN 50131-4: requisiti per i sistemi di allarme collegati a centri di controllo;
- EN 50131-5-3: requisiti per i dispositivi di interconnessione tra i componenti del sistema;
- EN 50131-6: requisiti per i dispositivi di alimentazione elettrica;
- EN 50131-7: requisiti per le specifiche applicazioni quali sirene e dispositivi di allarme acustico.
Normative e certificazioni Italiane: dalla legge 46/90 agli sviluppi più recenti
La normativa in vigore nel nostro Paese ha avuto una prima importante definizione con la legge 46/90 del 5 marzo 1990.
Il provvedimento si occupa di garantire la sicurezza degli impianti elettrici in generale. Attraverso la regolamentazione e il controllo di questi sistemi, il Legislatore mira a tutelare la salute e l’incolumità delle persone, nonché a prevenire danni alle proprietà.
La legge è stata modificata in parte dal DM 37/08. Il Decreto Ministeriale stabilisce, tra le altre cose, che il proprietario è tenuto ad adottare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dell’impianto, secondo le indicazioni dell’azienda responsabile dell’installazione.
A questo proposito, il DM elenca anche gli obblighi a cui devono attenersi i soggetti che si occupano di installazione e manutenzione di sistemi di sicurezza e videosorveglianza, nonché i requisiti tecnici e professionali di cui devono essere in possesso.
Il progetto di installazione o modifica di un impianto dev’essere redatto da un responsabile tecnico o da un professionista iscritto all’albo professionale competente. Inoltre, il progetto deve includere lo schema dell’impianto, le planimetrie e una relazione tecnica sul tipo di intervento da effettuare.
Sempre il DM 37/08 obbliga il proprietario o il committente ad affidare il lavoro solo a soggetti abilitati i quali, terminata l’opera, devono rilasciare una dichiarazione di conformità (DiCO) dell’impianto alla normativa in vigore.
Altre due norme fondamentali per la progettazione di impianti antifurto sono:
- CEI 79-3
- CEI 64-8
La norma CEI 79-3, intitolata non a caso “Sistemi di allarme – Prescrizioni particolari per gli impianti di allarme intrusione”, definisce i requisiti tecnici e gli standard di sicurezza da rispettare durante il processo di realizzazione, verifica e manutenzione dell’impianto.
La norma stabilisce i criteri di progettazione degli impianti, specificando i requisiti minimi per la scelta dei componenti e la loro installazione. Inoltre, elenca i documenti che devono essere redatti in ogni fase del processo, dal progetto esecutivo, alle relazioni tecniche, ai verbali di collaudo, ai registri di manutenzione.
La norma CEI 64-8 regola la progettazione, la realizzazione e la verifica degli impianti elettrici utilizzatori in bassa tensione. Il testo offre una serie di prescrizioni per la scelta dei componenti elettrici, la progettazione e l’installazione dell’impianto, le attività di verifica e l’efficienza energetica.
Le certificazioni volontarie
Alle norme obbligatorie si affiancano certificazioni volontarie che dimostrano la qualità e l’affidabilità di un impianto antifurto. Tra queste, segnaliamo:
- IMQ: l’Istituto Italiano del Marchio di Qualità ha sviluppato un sistema di certificazioni volontarie per gli impianti antifurto che garantisce la conformità ai requisiti di qualità, sicurezza e affidabilità previsti dalle norme tecniche di riferimento. Non solo: lo schema IMQ-AIR valorizza la professionalità e la competenza degli esperti di impianti di allarme.
- VdS: il VdS Schadenverhütung GmbH è il più grande istituto per la sicurezza aziendale in Europa. Le sue linee guida per le tecnologie di sicurezza costituiscono la base delle norme EN. La certificazione VdS per gli impianti antifurto assicura che il sistema soddisfi criteri rigorosi in termini di qualità, funzionalità e affidabilità.
- TÜV: il TÜV è un ente certificatore tedesco che opera a livello internazionale. Le certificazioni rilasciate da TÜV Italia riguardano non solo gli impianti antifurto, ma anche le figure professionali addette alla progettazione, valutazione di rischio, installazione e manutenzione di sistemi di allarme.
L’importanza delle certificazioni
Le certificazioni sono fondamentali per garantire la qualità e la sicurezza degli impianti antifurto. Un impianto certificato offre una serie di vantaggi, tra cui:
- maggiore affidabilità: le certificazioni attestano che l’impianto è stato oggetto di controlli rigorosi e soddisfa standard qualitativi elevati;
- conformità alle normative: un impianto certificato è un impianto a norma di legge;
- riduzione dei rischi: un impianto certificato presenta un rischio minore di malfunzionamenti e falle di sicurezza, ovvero risulta più efficace;
- valore aggiunto: la presenza di un sistema antifurto certificato accresce il valore di un immobile.
La conoscenza delle normative e delle certificazioni in materia di impiantistica antifurto è essenziale per orientarsi meglio nella ricca offerta di mercato.
È importante rivolgersi a professionisti qualificati e competenti per la progettazione, l’installazione e la manutenzione dei sistemi antifurto, affinché questi siano in grado di offrire la massima protezione e tranquillità.